CREDITO D’IMPOSTA 4.0 PER INVESTIMENTI IN BENI STRUMENTALI. INCENTIVI PER LA TRASFORMAZIONE TECNOLOGICA E DIGITALE DELLE IMPRESE

ASPETTI GENERALI E FINALITA’
Il MISE attraverso l’agevolazione fiscale del Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali mira a supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato.

I DESTINATARI
Tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali, compresi quindi gli agricoltori singoli e associati che esercitano attività agricole e determinano il reddito sulla base dei valori fondiari dei terreni. Il credito d’imposta è riconosciuto anche agli esercenti arti e professioni limitatamente all’acquisto di beni strumentali “ordinari”.

TIPOLOGIA ED ENTITA’ DELL’AGEVOLAZIONE
A tutte le imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi 4.0 destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato il credito d’imposta spetta alle seguenti condizioni:
Per gli investimenti in BENI STRUMENTALI MATERIALI 4.0 effettuati nel 2022 è previsto un credito d’imposta nella misura del:
• 40% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 MILIONI.
• 20% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 MILIONI e fino a 10 MILIONI.
• 10% del costo per la quota di investimenti tra i 10 MILIONI e fino a 20 MILIONI.

Il credito d’imposta è riconosciuto per gli investimenti effettuati fino al 30 settembre 2023 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
Per gli investimenti in BENI STRUMENTALI MATERIALI 4.0 effettuati dal 2023 al 2025 è previsto un credito d’imposta nella misura del:
• 20% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 MILIONI.
• 10% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 MILIONI e fino a 10 MILIONI.
• 5% del costo per la quota di investimenti tra i 10 MILIONI e fino a 20 MILIONI.
• 5% del costo per la quota di investimenti superiore a 10 MILIONI fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 50 MILIONI degli investimenti inclusi nel PNRR, diretti alla realizzazione di obiettivi di transizione individuati con decreto del Ministro dello sviluppo
economico, di concerto con il Ministro della transizione ecologica e con il Ministro dell’economia e delle finanze.

Il credito d’imposta è riconosciuto per gli investimenti effettuati fino al 30 giugno 2026 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
Per gli investimenti in BENI STRUMENTALI IMMATERIALI 4.0 è previsto un credito d’imposta nella seguente misura:
• 2022: 50% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 MILIONE.
• 2023: 20% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 MILIONE.
• 2024: 15% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 MILIONE.
• 2025: 10% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 MILIONE.
Il credito d’imposta è riconosciuto per gli investimenti effettuati fino al 30 giugno dell’anno successivo a condizione che entro la data del 31 dicembre dell’anno in corso il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 % del costo di acquisizione.

MODALITA’ DI FRUIZIONE DEL CREDITO D’IMPOSTA
Il credito d’imposta 4.0 è utilizzabile esclusivamente in compensazione in tre quote annuali di pari importo, a decorrere dall’anno di interconnessione del bene strumentale. La fruizione del beneficio spettante è subordinata alla condizione del rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.